Le manifestazioni non bastano: senza giustizia sociale non si contrastano le mafie
Si organizzano parate e cerimonie volte a commemorare le vittime di mafia, ma spesso si dimentica che il motivo per cui migliaia di cittadini si avvicinano al crimine organizzato, costituendone la manovalanza, è l’indigenza economica, che toglie speranze e dignità. Lottare per la giustizia sociale è fondamentale per sconfiggere le Mafie

Le manifestazioni non bastano: senza giustizia sociale non si contrastano le mafie
Si organizzano parate e cerimonie volte a commemorare le vittime di mafia, ma spesso si dimentica che il motivo per cui migliaia di cittadini si avvicinano al crimine organizzato, costituendone la manovalanza, è l’indigenza economica, che toglie speranze e dignità. Lottare per la giustizia sociale è fondamentale per sconfiggere le Mafie

Per combattere davvero la mafia, occorre garantire, come diceva Pippo Fava, giustizia sociale al paese. È necessaria un’azione volta a eliminare le diseguaglianze, perché la mafia sfrutta la fame e trova manovalanza tra i disperati e gli strati più indigenti della popolazione.
Le commemorazioni servono per mantenere vivo il ricordo di coloro che hanno dato la vita per estirpare questo cancro, ma serve un grande impegno per garantire pari diritti e dignità a tutti i cittadini.
FRANCESCO CARINI – 21/03/2021

Pier Paolo Pasolini: genio e martire. Ringraziamolo e riflettiamo con Uccellacci e uccellini
Il sodalizio fra Pasolini e Totò portò alla realizzazione del film più amato dallo stesso regista, nato il 5 marzo 1922. Opera ancora oggi attuale, fa ben comprendere l’arretratezza culturale e l’ipocrisia che attanaglia l’Italia, paese che ha dilaniato le sue riflessioni senza mai "assimilarle", dove l’autore, identificabile come un profeta laico, subì 33 processi e più di 100 denunce

Pier Paolo Pasolini: genio e martire. Ringraziamolo e riflettiamo con Uccellacci e uccellini
Il sodalizio fra Pasolini e Totò portò alla realizzazione del film più amato dallo stesso regista, nato il 5 marzo 1922. Opera ancora oggi attuale, fa ben comprendere l’arretratezza culturale e l’ipocrisia che attanaglia l’Italia, paese che ha dilaniato le sue riflessioni senza mai "assimilarle", dove l’autore, identificabile come un profeta laico, subì 33 processi e più di 100 denunce

Pier Paolo Pasolini rappresenta una figura più unica che rara nella cultura italiana, soprattutto nel cinema. È stato capace di trattare, in particolare con le prime opere, temi fondamentali quali le disuguaglianze e la povertà. Attraverso il film Uccellacci e uccellini, con cui inizia il sodalizio con Totò, il Maestro di Casarsa ci offre, fra i vari spunti, un messaggio di sensibilizzazione all’azione per la costruzione di una società più giusta, nella quale i poveri non debbano soccombere ai potenti.
FRANCESCO CARINI – 04/03/2021

“Siamo uomini o caporali?”: quando l’umanità di Totò mise a nudo la vile natura dei piccoli uomini di potere
In ogni ambiente (dalla scuola alle fabbriche, passando per le università o le forze dell’ordine), a prescindere dallo storytelling, esistono “caporali” che fanno pesare la propria autorità data dalla legge, ma che spesso disconoscono fratellanza e umanità, che dovrebbero essere insite in ognuno di noi

“Siamo uomini o caporali?”: quando l’umanità di Totò mise a nudo la vile natura dei piccoli uomini di potere
In ogni ambiente (dalla scuola alle fabbriche, passando per le università o le forze dell’ordine), a prescindere dallo storytelling, esistono “caporali” che fanno pesare la propria autorità data dalla legge, ma che spesso disconoscono fratellanza e umanità, che dovrebbero essere insite in ognuno di noi

Antonio de Curtis, in arte Totò, maestro del cinema (e del teatro) italiano ha saputo raccontare con straordinaria intelligenza ed ironia, le sfaccettature della natura umana. In particolare, nel film Siamo uomini o caporali? di Camillo Mastrocinque, ci mostra come l’umanità sia divisa tra chi comanda e chi, invece, è costretto a subire i soprusi e le angherie (come umiliazioni, atti di mobbing, ecc) di “piccoli uomini di potere” che abusano della loro posizione.
FRANCESCO CARINI – 15/02/2021

Istruzione: il mondo della scuola (ri)legga Le parrocchie di Regalpetra del Maestro Sciascia
Scrittore siciliano dallo straordinario acume, Leonardo Sciascia ha descritto come pochi ingiustizie e i lati oscuri dell’Italia, risultando ancora oggi di un’attualità disarmante, soprattutto in una fase in cui diseguaglianze, spinte liberticide e odio sociale stanno incrementando vertiginosamente, determinando gravi conseguenze anche sull’istruzione. Docenti, burocrati e politici dovrebbero (ri)leggerlo

Istruzione: il mondo della scuola (ri)legga Le parrocchie di Regalpetra del Maestro Sciascia
Scrittore siciliano dallo straordinario acume, Leonardo Sciascia ha descritto come pochi ingiustizie e i lati oscuri dell’Italia, risultando ancora oggi di un’attualità disarmante, soprattutto in una fase in cui diseguaglianze, spinte liberticide e odio sociale stanno incrementando vertiginosamente, determinando gravi conseguenze anche sull’istruzione. Docenti, burocrati e politici dovrebbero (ri)leggerlo

Scrittore siciliano dallo straordinario acume, Leonardo Sciascia ha descritto come pochi ingiustizie e i lati oscuri dell’Italia, risultando ancora oggi di un’attualità disarmante, soprattutto in una fase in cui diseguaglianze, spinte liberticide e odio sociale stanno incrementando vertiginosamente, determinando gravi conseguenze anche sull’istruzione. Docenti, burocrati e politici dovrebbero (ri)leggerlo
FRANCESCO CARINI – 24/01/2021

«Caro Enrico, ci manchi». Berlinguer non ha lasciato un vuoto, ma un baratro nella politica italiana
A 36 anni dalla sua scomparsa, nessuno è riuscito a prendere il posto di Enrico Berlinguer nella sinistra e nel cuore degli italiani

«Caro Enrico, ci manchi». Berlinguer non ha lasciato un vuoto, ma un baratro nella politica italiana
A 36 anni dalla sua scomparsa, nessuno è riuscito a prendere il posto di Enrico Berlinguer nella sinistra e nel cuore degli italiani

A 36 anni dalla morte dell’onorevole Enrico Berlinguer, nessuno è riuscito a prendere il suo posto nella sinistra e nel cuore degli italiani. Simbolo di lotta a favore dei diritti dei lavoratori e dei ceti svantaggiati, Berlinguer ha lasciato un vuoto nella politica italiana.
FRANCESCO CARINI – 11/06/2020

Sia la giornata della legalità e della vera lotta alla mafia, non dell’ipocrisia
Combattere contro la Mafia significa anche lottare a favore della giustizia sociale per tutti i cittadini, affinché non si debbano piegare per diritti che dovrebbero essere dovuti per legge. La lotta alla mafia non può essere confusa con una legalità da azzeccagarbugli o con il rigido rispetto di regole che tutelano solo lo status quo

Sia la giornata della legalità e della vera lotta alla mafia, non dell’ipocrisia
Combattere contro la Mafia significa anche lottare a favore della giustizia sociale per tutti i cittadini, affinché non si debbano piegare per diritti che dovrebbero essere dovuti per legge. La lotta alla mafia non può essere confusa con una legalità da azzeccagarbugli o con il rigido rispetto di regole che tutelano solo lo status quo

Il 23 maggio ricorre l’anniversario della strage di Capaci, in cui Cosa Nostra uccise barbaramente Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta. È giusto commemorare le vittime di mafia e ricordare sempre cosa la mafia ha fatto a uomini onesti (come Pio La Torre, Giancarlo Siani, Salvatore Carnevale, e molti altri), che hanno tentato di estirpare questo cancro e di difendere i diritti dei cittadini e dei lavoratori. Ma la lotta alla mafia non si può fare solo con commemorazioni, ma, come diceva Pippo Fava, anche educando i giovani a non scendere a compromessi per ottenere un loro diritto, ad opporsi al clientelismo e ai favoritismi. È necessaria una rivoluzione culturale per opporsi alla “montagna di merda”, come la definiva Peppino Impastato.
FRANCESCO CARINI – 22/05/2020

Un uomo da bruciare. La lotta alla mafia di Salvatore Carnevale fra cinema e realtà
Nel 1962, Gian Maria Volonté interpretò il ruolo di Salvatore Carnevale (ucciso dalla mafia) nel film dei fratelli Taviani e Valentino Orsini, portando ulteriormente alla ribalta la vicenda, già nota anche grazie al romanzo "Le parole sono pietre" di Carlo Levi

Un uomo da bruciare. La lotta alla mafia di Salvatore Carnevale fra cinema e realtà
Nel 1962, Gian Maria Volonté interpretò il ruolo di Salvatore Carnevale (ucciso dalla mafia) nel film dei fratelli Taviani e Valentino Orsini, portando ulteriormente alla ribalta la vicenda, già nota anche grazie al romanzo "Le parole sono pietre" di Carlo Levi

Salvatore Carnavale era un giovane onesto che credeva nei diritti. Aveva partecipato alle lotte per l’occupazione delle terre da parte dei contadini e organizzato uno sciopero a favore della giornata lavorativa di 8 ore. Con queste azioni volte a contrastare le diseguaglianze e far valere i diritti dei lavoratori si schierò contro la Mafia, che prima cercò di “comprarlo” e poi, non riuscendoci, lo uccise. Per la sua morte, avvenuta il 16 maggio 1955, non è stata fatta giustizia. Il cinema, coniugando elementi di finzione e di realtà, ci racconta chi era attraverso uno straordinario Gian Maria Volonté in Un uomo da bruciare.
FRANCESCO CARINI – 14/05/2020

38 anni fa veniva ucciso Pio La Torre: simbolo di un’attività politica e sindacale che ha combattuto davvero la Mafia
Nella sua attività con il PCI e la CGIL ha lottato a favore dei deboli contro crimine organizzato e malaffare, rappresentando un orgoglio non solo per una parte della Sinistra, ma per la Sicilia e l’Italia onesta

38 anni fa veniva ucciso Pio La Torre: simbolo di un’attività politica e sindacale che ha combattuto davvero la Mafia
Nella sua attività con il PCI e la CGIL ha lottato a favore dei deboli contro crimine organizzato e malaffare, rappresentando un orgoglio non solo per una parte della Sinistra, ma per la Sicilia e l’Italia onesta

Pio La Torre è uno fra i più grandi sindacalisti e politici italiani, simbolo di lotta alla Mafia e alle diseguaglianze sociali ed economiche. Si è opposto al crimine organizzato sin da giovane, difendendo i diritti delle fasce svantaggiate e povere della popolazione. A lui si deve l’introduzione del 416/bis nel codice penale (reato di associazione per delinquere di stampo mafioso). Fu ucciso dalla Mafia il 30 aprile del 1982.
FRANCESCO CARINI – 30/04/2020

Gramsci e la fede nello studio: un esempio per i giovani e i rottamatori dei diritti sociali
83 anni fa moriva Antonio Gramsci. Resteranno nella memoria le lettere e i quaderni dal carcere, La questione meridionale, ma anche la fede nell’istruzione e in una scuola davvero inclusiva, senza diseguaglianze

Gramsci e la fede nello studio: un esempio per i giovani e i rottamatori dei diritti sociali
83 anni fa moriva Antonio Gramsci. Resteranno nella memoria le lettere e i quaderni dal carcere, La questione meridionale, ma anche la fede nell’istruzione e in una scuola davvero inclusiva, senza diseguaglianze

Oggi ricorre l’anniversario della morte di Antonio Gramsci, esempio di intellettuale impegnato che credeva fermamente nell’istruzione e in una scuola senza diseguaglianze. La sua vita dovrebbe spingere a comprendere l’importanza del diritto allo studio
FRANCESCO CARINI – 27/04/2020

Signore e signori, è Una vita difficile. Riflessioni su giornalismo e intellettuali in una società diseguale
Il giornalismo può essere un’ancora di salvezza, nonostante possa essere influenzato da: ritorsioni, diseguaglianze e potere politico ed economico. Risi e Germi lo mostrano in due capolavori

Signore e signori, è Una vita difficile. Riflessioni su giornalismo e intellettuali in una società diseguale
Il giornalismo può essere un’ancora di salvezza, nonostante possa essere influenzato da: ritorsioni, diseguaglianze e potere politico ed economico. Risi e Germi lo mostrano in due capolavori

Giornalisti e intellettuali impegnati e seri ce ne sono stati e ci sono anche oggi, ma spesso sono ostacolati da interessi politici o economici, e purtroppo, dove vige la legge del più forte (economicamente o a livello di immagine pubblica), “farli fuori” e boicottarli non è difficile. Il cinema ce lo mostra e ci aiuta a riflettere.
FRANCESCO CARINI – 23/04/2020

Diritto d’autore: come difendersi dai “furti”, nonostante i costi e l’incremento di povertà e diseguaglianze. Parola all’esperto
La legge è uguale per tutti, ma i costi in alcuni casi sono inaccessibili. Ai tempi di internet il diritto d’autore viene spesso leso, ma difendersi dalla contraffazione e dal plagio di opere ed idee è possibile. L’avv. Di Pasquale lo spiega su Homo Sum

Diritto d’autore: come difendersi dai “furti”, nonostante i costi e l’incremento di povertà e diseguaglianze. Parola all’esperto
La legge è uguale per tutti, ma i costi in alcuni casi sono inaccessibili. Ai tempi di internet il diritto d’autore viene spesso leso, ma difendersi dalla contraffazione e dal plagio di opere ed idee è possibile. L’avv. Di Pasquale lo spiega su Homo Sum

Il furto di idee è molto comune, soprattutto nell’era di internet. Ma come si può tutelare il diritto d’autore? La legge è uguale per tutti e difendersi dalla contraffazione e dal plagio di opere ed idee è possibile, come spiega l’avvocato Di Pasquale per la rubrica Parola all’Esperto, anche se i costi, in alcuni casi, sono inaccessibili.
FRANCESCO CARINI – 21/04/2020

Sia lodato Pasolini. Il Vangelo secondo Matteo è bellezza pura
Pasqua e pasquetta a casa? Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini spinge ancora a credere nel messaggio rivoluzionario di Cristo, contro le diseguaglianze

Sia lodato Pasolini. Il Vangelo secondo Matteo è bellezza pura
Pasqua e pasquetta a casa? Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini spinge ancora a credere nel messaggio rivoluzionario di Cristo, contro le diseguaglianze

Il Vangelo secondo Matteo si ispira letteralmente ai dialoghi del Vangelo di san Matteo ed è percorso da una vibrante forza che vede un Gesù “rivoluzionario” ergersi a difensore degli strati più svantaggiati della popolazione, che lotta contro le diseguaglianze e le élites rappresentate dagli scribi e dai farisei, facendo del vangelo: «un racconto epico-lirico in chiave nazionale-popolare» (nel senso gramsciano del termine).
FRANCESCO CARINI – 12/04/2020

87 anni fa nasceva Gian Maria Volonté, 6 anni dopo la condanna a morte di Sacco e Vanzetti
Il 9 aprile è un giorno particolare, che accomuna due vittime della malagiustizia americana e un grande attore, simbolo dell'impegno civile e politico, che combatté attraverso il suo lavoro contro le ingiustizie

87 anni fa nasceva Gian Maria Volonté, 6 anni dopo la condanna a morte di Sacco e Vanzetti
Il 9 aprile è un giorno particolare, che accomuna due vittime della malagiustizia americana e un grande attore, simbolo dell'impegno civile e politico, che combatté attraverso il suo lavoro contro le ingiustizie

Il 9 aprile nasce Gian Maria Volonté, simbolo del cinema impegnato in Italia. Il Maestro è uno di quegli attori che optarono per un certo tipo di cinema, portando avanti attraverso il loro lavoro delle istanze politiche fondamentali per il miglioramento della società e per la presa di coscienza da parte del pubblico dei propri diritti e del recente passato del loro paese. Volonté ha interpretato sempre ruoli di spessore: il tenente Ottolenghi in Uomini contro, Carlo Levi in Cristo si è fermato a Eboli, Salvatore Laurana in A ciascuno il suo, l’anarchico Vanzetti nel film Sacco e Vanzetti di Giuliano Montaldo, …
FRANCESCO CARINI – 09/04/2020

La mafia sfrutta la fame? Non ci voleva il Coronavirus per scoprirlo. Ricordiamo Pippo Fava e guardiamo La violenza: quinto potere
Le mafie hanno sempre sfruttato la povertà di cittadini indigenti per i loro obiettivi. Guardare l’opera di Vancini, tratta dalla pièce di Pippo Fava, può solo aiutare a comprenderne il dramma

La mafia sfrutta la fame? Non ci voleva il Coronavirus per scoprirlo. Ricordiamo Pippo Fava e guardiamo La violenza: quinto potere
Le mafie hanno sempre sfruttato la povertà di cittadini indigenti per i loro obiettivi. Guardare l’opera di Vancini, tratta dalla pièce di Pippo Fava, può solo aiutare a comprenderne il dramma

Le mafie potranno rinforzarsi per l’emergenza determinata dalla diffusione del Coronavirus, a causa dell’impoverimento di larghe fasce dei cittadini italiani. La miseria è sempre stata sfruttata dal crimine organizzato e i timori da parte delle autorità e della politica sarebbero dovuti arrivare ben prima. La mafia, sia in Sicilia che altrove, conscia dell’assenza o della scarsa presenza di un efficiente stato sociale, ha spesso trovato terreno fertile fra gli strati più deboli della popolazione, facendo leva sui bisogni primari non di rado connessi alla sussistenza, assoldando manovalanza sfruttata e spremuta come limoni.
FRANCESCO CARINI – 07/04/2020

Emergenza Covid-19 e rischi per la psiche: «precarietà economica e abitativa rappresentano bombe ad orologeria». Parola all’esperto
In un momento di grave crisi economica e sociale, il dott. Ugo Zamburru illustra rischi e speranze per milioni di cittadini

Emergenza Covid-19 e rischi per la psiche: «precarietà economica e abitativa rappresentano bombe ad orologeria». Parola all’esperto
In un momento di grave crisi economica e sociale, il dott. Ugo Zamburru illustra rischi e speranze per milioni di cittadini

L’emergenza Coronavirus sta mettendo a dura prova tutti gli Italiani, ma chi sta soffrendo maggiormente le misure restrittive sono coloro che vivono in condizioni socio-economiche svantaggiate. Le ripercussioni della quarantena cominciano a farsi vedere e il dott. Zamburru ce ne spiega le ragioni.
FRANCESCO CARINI – 31/03/2020

L’Italia ai tempi del Coronavirus fra: paura, haters e caccia agli untori. Parola al giurista e “occhio alla legge”
In un’atmosfera sempre più preoccupante sotto il profilo sanitario, ma che si sta evolvendo negativamente anche dal punto di vista sociale, l’avv. Gianfranco Passalacqua analizza alcuni rischi per la società italiana

L’Italia ai tempi del Coronavirus fra: paura, haters e caccia agli untori. Parola al giurista e “occhio alla legge”
In un’atmosfera sempre più preoccupante sotto il profilo sanitario, ma che si sta evolvendo negativamente anche dal punto di vista sociale, l’avv. Gianfranco Passalacqua analizza alcuni rischi per la società italiana

In un’atmosfera sempre più preoccupante sotto il profilo sanitario, ma che si sta evolvendo negativamente anche dal punto di vista sociale, l’avv. Gianfranco Passalacqua analizza alcuni rischi per la società italiana, per la serie “ubi societas, ibi ius“.
FRANCESCO CARINI – 22/03/2020

Di mobbing, bossing e straining si può morire: difendersi è un dovere. Parola all’esperto
Dall’università alle fabbriche, dalle scuole alle multinazionali, mobbing e straining costituiscono gravi minacce all’integrità psicofisica dei lavoratori

Di mobbing, bossing e straining si può morire: difendersi è un dovere. Parola all’esperto
Dall’università alle fabbriche, dalle scuole alle multinazionali, mobbing e straining costituiscono gravi minacce all’integrità psicofisica dei lavoratori

Mobbing e straining costituiscono gravi minacce all’integrità psicofisica dei lavoratori e, nei casi più gravi, possono condurre anche al suicidio. Riconoscere e combattere questi fenomeni è difficile, ma certamente non impossibile.
FRANCESCO CARINI – 21/02/2020

Joker resterà un simbolo e la diseguaglianza ne è uno fra i motivi principali
Nella società delle diseguaglianze, Joker rischia di diventare il simbolo di milioni di persone dimenticate da: politica, media e società

Joker resterà un simbolo e la diseguaglianza ne è uno fra i motivi principali
Nella società delle diseguaglianze, Joker rischia di diventare il simbolo di milioni di persone dimenticate da: politica, media e società

In una società caratterizzata dalle diseguaglianze, Joker è amato e diventa un simbolo perché “rappresenta” milioni di persone che quotidianamente vivono allo stremo, dimenticate dai media, dalla politica e dalla società.
FRANCESCO CARINI – 02/01/2020

Dramma povertà infantile: riscopriamo il “Trittico napoletano” di “Signore e signori, buonanotte”
In particolare, l'episodio Sinite parvulos delinea come la povertà infantile possa raggiungere livelli estremi

Dramma povertà infantile: riscopriamo il “Trittico napoletano” di “Signore e signori, buonanotte”
In particolare, l'episodio Sinite parvulos delinea come la povertà infantile possa raggiungere livelli estremi

In Italia, milioni di bambini vivono in povertà, condannati a un’esistenza di stenti. Il cinema può aiutare a comprenderne il dramma e Signore e signori, buonanotte lo fa in pieno.
FRANCESCO CARINI – 01/12/2019

Dramma povertà: «prendersi cura, non basta curare». Da Catania, la missione del medico e sacerdote don Mario Torracca
In tempi bui, in cui purtroppo la solidarietà e la pietà sono diventate quasi una minaccia o un atto sovversivo, dalla Sicilia può arrivare un raggio di speranza

Dramma povertà: «prendersi cura, non basta curare». Da Catania, la missione del medico e sacerdote don Mario Torracca
In tempi bui, in cui purtroppo la solidarietà e la pietà sono diventate quasi una minaccia o un atto sovversivo, dalla Sicilia può arrivare un raggio di speranza

A parte qualche miglioramento, il quadro su povertà ed esclusione sociale descritto dall’ultimo Flash Report della Caritas è inquietante, ma ci sono ancora oasi di speranza, come il poliambulatorio dell’Opera Assistenza Infermi “Beato Dusmet”.
FRANCESCO CARINI – 18/11/2019

Pier Paolo Pasolini e il racconto degli ultimi: per capirne la grandezza guardiamo Accattone e Mamma Roma
Quarantaquattro anni fa, la tragica morte del maestro friulano ha lasciato un baratro incolmabile nella cultura italiana

Pier Paolo Pasolini e il racconto degli ultimi: per capirne la grandezza guardiamo Accattone e Mamma Roma
Quarantaquattro anni fa, la tragica morte del maestro friulano ha lasciato un baratro incolmabile nella cultura italiana

Dall’esordio con il film Accattone e, l’anno successivo, con Mamma Roma, il maestro friulano ha saputo descrivere come pochi il dramma della povertà e di una redenzione quasi impossibile per chi viene da determinati contesti disagiati.
FRANCESCO CARINI – 01/11/2019

Per capire cos’è il coraggio, ricordiamo Giancarlo Siani e guardiamo Fortapàsc
A distanza di 34 anni dalla sua morte, Siani resta un simbolo della lotta seria alla criminalità organizzata, in un paese in cui le parate contano più dell’impegno concreto

Per capire cos’è il coraggio, ricordiamo Giancarlo Siani e guardiamo Fortapàsc
A distanza di 34 anni dalla sua morte, Siani resta un simbolo della lotta seria alla criminalità organizzata, in un paese in cui le parate contano più dell’impegno concreto

Giancarlo Siani fu ucciso fisicamente il 23/09/1985, ma il suo ricordo non muore, grazie anche (non solo) al cinema. Ma per onorarne davvero la morte, si deve lottare nel piccolo ogni giorno, non lasciando soli chi combatte la Mafia in vita.
FRANCESCO CARINI – 22/09/2019

“Uomini contro” oggi fra razzismo, povertà e disuguaglianza: «basta, con questa guerra di morti di fame contro morti di fame»
La Guerra fra poveri va combattuta attraverso una lotta contro ignoranza e povertà, non accanendosi sugli ultimi

“Uomini contro” oggi fra razzismo, povertà e disuguaglianza: «basta, con questa guerra di morti di fame contro morti di fame»
La Guerra fra poveri va combattuta attraverso una lotta contro ignoranza e povertà, non accanendosi sugli ultimi

Il crescente razzismo è la spia di una situazione che rischia di degenerare e diventare pericolosa. Ma in una democrazia vera e forte, questi segnali vanno combattuti con investimenti sull’istruzione, sulla cultura e sulla lotta alla povertà, non ai poveri (italiani o stranieri che siano).
FRANCESCO CARINI – 20/08/2019

Il paese delle “Iene” e dei “Gattopardi” non merita Paolo Borsellino

Il paese delle “Iene” e dei “Gattopardi” non merita Paolo Borsellino

Per portare avanti il sogno di Falcone e Borsellino (senza dimenticare tutti i sindacalisti e politici onesti uccisi nel corso di più di un secolo) è necessario un movimento culturale, al di fuori di ogni logica partitica, che parta dalle scuole, oltre ad azioni concrete che non permettano alla Mafia (soprattutto a quella in giacca e cravatta) di poter giocare sulla fame di lavoro e sul fatalismo di milioni di individui costretti o semplicemente abituati a pensare che mai nulla cambierà.
FRANCESCO CARINI – 17/07/2019

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