Le manifestazioni non bastano: senza giustizia sociale non si contrastano le mafie
Si organizzano parate e cerimonie volte a commemorare le vittime di mafia, ma spesso si dimentica che il motivo per cui migliaia di cittadini si avvicinano al crimine organizzato, costituendone la manovalanza, è l’indigenza economica, che toglie speranze e dignità. Lottare per la giustizia sociale è fondamentale per sconfiggere le Mafie

Le manifestazioni non bastano: senza giustizia sociale non si contrastano le mafie
Si organizzano parate e cerimonie volte a commemorare le vittime di mafia, ma spesso si dimentica che il motivo per cui migliaia di cittadini si avvicinano al crimine organizzato, costituendone la manovalanza, è l’indigenza economica, che toglie speranze e dignità. Lottare per la giustizia sociale è fondamentale per sconfiggere le Mafie

Per combattere davvero la mafia, occorre garantire, come diceva Pippo Fava, giustizia sociale al paese. È necessaria un’azione volta a eliminare le diseguaglianze, perché la mafia sfrutta la fame e trova manovalanza tra i disperati e gli strati più indigenti della popolazione.
Le commemorazioni servono per mantenere vivo il ricordo di coloro che hanno dato la vita per estirpare questo cancro, ma serve un grande impegno per garantire pari diritti e dignità a tutti i cittadini.
FRANCESCO CARINI – 21/03/2021

“Siamo uomini o caporali?”: quando l’umanità di Totò mise a nudo la vile natura dei piccoli uomini di potere
In ogni ambiente (dalla scuola alle fabbriche, passando per le università o le forze dell’ordine), a prescindere dallo storytelling, esistono “caporali” che fanno pesare la propria autorità data dalla legge, ma che spesso disconoscono fratellanza e umanità, che dovrebbero essere insite in ognuno di noi

“Siamo uomini o caporali?”: quando l’umanità di Totò mise a nudo la vile natura dei piccoli uomini di potere
In ogni ambiente (dalla scuola alle fabbriche, passando per le università o le forze dell’ordine), a prescindere dallo storytelling, esistono “caporali” che fanno pesare la propria autorità data dalla legge, ma che spesso disconoscono fratellanza e umanità, che dovrebbero essere insite in ognuno di noi

Antonio de Curtis, in arte Totò, maestro del cinema (e del teatro) italiano ha saputo raccontare con straordinaria intelligenza ed ironia, le sfaccettature della natura umana. In particolare, nel film Siamo uomini o caporali? di Camillo Mastrocinque, ci mostra come l’umanità sia divisa tra chi comanda e chi, invece, è costretto a subire i soprusi e le angherie (come umiliazioni, atti di mobbing, ecc) di “piccoli uomini di potere” che abusano della loro posizione.
FRANCESCO CARINI – 15/02/2021

Istruzione: il mondo della scuola (ri)legga Le parrocchie di Regalpetra del Maestro Sciascia
Scrittore siciliano dallo straordinario acume, Leonardo Sciascia ha descritto come pochi ingiustizie e i lati oscuri dell’Italia, risultando ancora oggi di un’attualità disarmante, soprattutto in una fase in cui diseguaglianze, spinte liberticide e odio sociale stanno incrementando vertiginosamente, determinando gravi conseguenze anche sull’istruzione. Docenti, burocrati e politici dovrebbero (ri)leggerlo

Istruzione: il mondo della scuola (ri)legga Le parrocchie di Regalpetra del Maestro Sciascia
Scrittore siciliano dallo straordinario acume, Leonardo Sciascia ha descritto come pochi ingiustizie e i lati oscuri dell’Italia, risultando ancora oggi di un’attualità disarmante, soprattutto in una fase in cui diseguaglianze, spinte liberticide e odio sociale stanno incrementando vertiginosamente, determinando gravi conseguenze anche sull’istruzione. Docenti, burocrati e politici dovrebbero (ri)leggerlo

Scrittore siciliano dallo straordinario acume, Leonardo Sciascia ha descritto come pochi ingiustizie e i lati oscuri dell’Italia, risultando ancora oggi di un’attualità disarmante, soprattutto in una fase in cui diseguaglianze, spinte liberticide e odio sociale stanno incrementando vertiginosamente, determinando gravi conseguenze anche sull’istruzione. Docenti, burocrati e politici dovrebbero (ri)leggerlo
FRANCESCO CARINI – 24/01/2021

Sia la giornata della legalità e della vera lotta alla mafia, non dell’ipocrisia
Combattere contro la Mafia significa anche lottare a favore della giustizia sociale per tutti i cittadini, affinché non si debbano piegare per diritti che dovrebbero essere dovuti per legge. La lotta alla mafia non può essere confusa con una legalità da azzeccagarbugli o con il rigido rispetto di regole che tutelano solo lo status quo

Sia la giornata della legalità e della vera lotta alla mafia, non dell’ipocrisia
Combattere contro la Mafia significa anche lottare a favore della giustizia sociale per tutti i cittadini, affinché non si debbano piegare per diritti che dovrebbero essere dovuti per legge. La lotta alla mafia non può essere confusa con una legalità da azzeccagarbugli o con il rigido rispetto di regole che tutelano solo lo status quo

Il 23 maggio ricorre l’anniversario della strage di Capaci, in cui Cosa Nostra uccise barbaramente Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta. È giusto commemorare le vittime di mafia e ricordare sempre cosa la mafia ha fatto a uomini onesti (come Pio La Torre, Giancarlo Siani, Salvatore Carnevale, e molti altri), che hanno tentato di estirpare questo cancro e di difendere i diritti dei cittadini e dei lavoratori. Ma la lotta alla mafia non si può fare solo con commemorazioni, ma, come diceva Pippo Fava, anche educando i giovani a non scendere a compromessi per ottenere un loro diritto, ad opporsi al clientelismo e ai favoritismi. È necessaria una rivoluzione culturale per opporsi alla “montagna di merda”, come la definiva Peppino Impastato.
FRANCESCO CARINI – 22/05/2020

SOS Ingiurie, diffamazioni ed hate speech: fenomeno grave, ma può essere contrastato. Parola alla giurista
Via web appare come una situazione fuori controllo, ma ingiurie, diffamazioni e violazioni della privacy (es. revenge porn) costituiscono fenomeni che possono e devono essere contrastati denunciando e ricorrendo alla legge. L’avv. Sonia Randazzo ne parla in modo approfondito su Homo Sum

SOS Ingiurie, diffamazioni ed hate speech: fenomeno grave, ma può essere contrastato. Parola alla giurista
Via web appare come una situazione fuori controllo, ma ingiurie, diffamazioni e violazioni della privacy (es. revenge porn) costituiscono fenomeni che possono e devono essere contrastati denunciando e ricorrendo alla legge. L’avv. Sonia Randazzo ne parla in modo approfondito su Homo Sum

Le ingiurie, la calunnia, la diffamazione possono causare gravi danni alla reputazione di una persona. Sono reati gravi e la loro forza aumenta grazie ai social media che permettono di far arrivare velocemente un messaggio a milioni di persone e in tutto il mondo. Denunciare gli haters e chi commette questi reati è importante. L’avvocato Sonia Randazzo ce ne parla per la rubrica Parola all’esperto, con una panoramica su altri fenomeni quali hate speech e revenge porn.
FRANCESCO CARINI – 17/05/2020

38 anni fa veniva ucciso Pio La Torre: simbolo di un’attività politica e sindacale che ha combattuto davvero la Mafia
Nella sua attività con il PCI e la CGIL ha lottato a favore dei deboli contro crimine organizzato e malaffare, rappresentando un orgoglio non solo per una parte della Sinistra, ma per la Sicilia e l’Italia onesta

38 anni fa veniva ucciso Pio La Torre: simbolo di un’attività politica e sindacale che ha combattuto davvero la Mafia
Nella sua attività con il PCI e la CGIL ha lottato a favore dei deboli contro crimine organizzato e malaffare, rappresentando un orgoglio non solo per una parte della Sinistra, ma per la Sicilia e l’Italia onesta

Pio La Torre è uno fra i più grandi sindacalisti e politici italiani, simbolo di lotta alla Mafia e alle diseguaglianze sociali ed economiche. Si è opposto al crimine organizzato sin da giovane, difendendo i diritti delle fasce svantaggiate e povere della popolazione. A lui si deve l’introduzione del 416/bis nel codice penale (reato di associazione per delinquere di stampo mafioso). Fu ucciso dalla Mafia il 30 aprile del 1982.
FRANCESCO CARINI – 30/04/2020

Signore e signori, è Una vita difficile. Riflessioni su giornalismo e intellettuali in una società diseguale
Il giornalismo può essere un’ancora di salvezza, nonostante possa essere influenzato da: ritorsioni, diseguaglianze e potere politico ed economico. Risi e Germi lo mostrano in due capolavori

Signore e signori, è Una vita difficile. Riflessioni su giornalismo e intellettuali in una società diseguale
Il giornalismo può essere un’ancora di salvezza, nonostante possa essere influenzato da: ritorsioni, diseguaglianze e potere politico ed economico. Risi e Germi lo mostrano in due capolavori

Giornalisti e intellettuali impegnati e seri ce ne sono stati e ci sono anche oggi, ma spesso sono ostacolati da interessi politici o economici, e purtroppo, dove vige la legge del più forte (economicamente o a livello di immagine pubblica), “farli fuori” e boicottarli non è difficile. Il cinema ce lo mostra e ci aiuta a riflettere.
FRANCESCO CARINI – 23/04/2020

La mafia sfrutta la fame? Non ci voleva il Coronavirus per scoprirlo. Ricordiamo Pippo Fava e guardiamo La violenza: quinto potere
Le mafie hanno sempre sfruttato la povertà di cittadini indigenti per i loro obiettivi. Guardare l’opera di Vancini, tratta dalla pièce di Pippo Fava, può solo aiutare a comprenderne il dramma

La mafia sfrutta la fame? Non ci voleva il Coronavirus per scoprirlo. Ricordiamo Pippo Fava e guardiamo La violenza: quinto potere
Le mafie hanno sempre sfruttato la povertà di cittadini indigenti per i loro obiettivi. Guardare l’opera di Vancini, tratta dalla pièce di Pippo Fava, può solo aiutare a comprenderne il dramma

Le mafie potranno rinforzarsi per l’emergenza determinata dalla diffusione del Coronavirus, a causa dell’impoverimento di larghe fasce dei cittadini italiani. La miseria è sempre stata sfruttata dal crimine organizzato e i timori da parte delle autorità e della politica sarebbero dovuti arrivare ben prima. La mafia, sia in Sicilia che altrove, conscia dell’assenza o della scarsa presenza di un efficiente stato sociale, ha spesso trovato terreno fertile fra gli strati più deboli della popolazione, facendo leva sui bisogni primari non di rado connessi alla sussistenza, assoldando manovalanza sfruttata e spremuta come limoni.
FRANCESCO CARINI – 07/04/2020

L’Italia ai tempi del Coronavirus fra: paura, haters e caccia agli untori. Parola al giurista e “occhio alla legge”
In un’atmosfera sempre più preoccupante sotto il profilo sanitario, ma che si sta evolvendo negativamente anche dal punto di vista sociale, l’avv. Gianfranco Passalacqua analizza alcuni rischi per la società italiana

L’Italia ai tempi del Coronavirus fra: paura, haters e caccia agli untori. Parola al giurista e “occhio alla legge”
In un’atmosfera sempre più preoccupante sotto il profilo sanitario, ma che si sta evolvendo negativamente anche dal punto di vista sociale, l’avv. Gianfranco Passalacqua analizza alcuni rischi per la società italiana

In un’atmosfera sempre più preoccupante sotto il profilo sanitario, ma che si sta evolvendo negativamente anche dal punto di vista sociale, l’avv. Gianfranco Passalacqua analizza alcuni rischi per la società italiana, per la serie “ubi societas, ibi ius“.
FRANCESCO CARINI – 22/03/2020

Di mobbing, bossing e straining si può morire: difendersi è un dovere. Parola all’esperto
Dall’università alle fabbriche, dalle scuole alle multinazionali, mobbing e straining costituiscono gravi minacce all’integrità psicofisica dei lavoratori

Di mobbing, bossing e straining si può morire: difendersi è un dovere. Parola all’esperto
Dall’università alle fabbriche, dalle scuole alle multinazionali, mobbing e straining costituiscono gravi minacce all’integrità psicofisica dei lavoratori

Mobbing e straining costituiscono gravi minacce all’integrità psicofisica dei lavoratori e, nei casi più gravi, possono condurre anche al suicidio. Riconoscere e combattere questi fenomeni è difficile, ma certamente non impossibile.
FRANCESCO CARINI – 21/02/2020

Per capire cos’è il coraggio, ricordiamo Giancarlo Siani e guardiamo Fortapàsc
A distanza di 34 anni dalla sua morte, Siani resta un simbolo della lotta seria alla criminalità organizzata, in un paese in cui le parate contano più dell’impegno concreto

Per capire cos’è il coraggio, ricordiamo Giancarlo Siani e guardiamo Fortapàsc
A distanza di 34 anni dalla sua morte, Siani resta un simbolo della lotta seria alla criminalità organizzata, in un paese in cui le parate contano più dell’impegno concreto

Giancarlo Siani fu ucciso fisicamente il 23/09/1985, ma il suo ricordo non muore, grazie anche (non solo) al cinema. Ma per onorarne davvero la morte, si deve lottare nel piccolo ogni giorno, non lasciando soli chi combatte la Mafia in vita.
FRANCESCO CARINI – 22/09/2019

Sciacallaggio mediatico sull’omicidio di una brava persona. La storia insegna, ma gli italiani dimenticano
La morte di una brava persona strumentalizzata a scopi propagandistici, non solo fomenta l'odio razziale, ma mette in risalto come parte degli italiani abbia dimenticato ciò che i propri connazionali hanno subito

Sciacallaggio mediatico sull’omicidio di una brava persona. La storia insegna, ma gli italiani dimenticano
La morte di una brava persona strumentalizzata a scopi propagandistici, non solo fomenta l'odio razziale, ma mette in risalto come parte degli italiani abbia dimenticato ciò che i propri connazionali hanno subito

Ciò che si è sviluppato attorno all’omicidio del carabiniere Mario Cerciello sembra più un incubo che realtà. La morte di una brava persona strumentalizzata a scopi propagandistici, non solo fomenta l’odio razziale, ma mette in risalto come parte degli italiani abbia dimenticato ciò che i propri connazionali hanno subito.
FRANCESCO CARINI – 27/07/2019

Per capire come può essere distorta la verità, guardiamo Sbatti il mostro in prima pagina
Un film che non solo rappresenta come può funzionare un certo tipo di propaganda o giornalismo in base agli interessi di un editore, ma come a "livello micro" possa essere influenzata l'opinione di una massa a seconda della volontà di una singola persona o di pochi

Per capire come può essere distorta la verità, guardiamo Sbatti il mostro in prima pagina
Un film che non solo rappresenta come può funzionare un certo tipo di propaganda o giornalismo in base agli interessi di un editore, ma come a "livello micro" possa essere influenzata l'opinione di una massa a seconda della volontà di una singola persona o di pochi

A distanza di poco meno di cinquant’anni dalla sua uscita, questo film non solo rappresenta come può funzionare un certo tipo di propaganda o giornalismo in base agli interessi di un editore, ma, in parte, come a “livello micro” possa essere influenzata l’opinione di una massa a seconda della volontà di una singola persona o di pochi.
FRANCESCO CARINI – 14/07/2019

Nella società dell’invidia e del cannibalismo fratricida, la diffamazione e la calunnia diventano armi sempre più subdole e pericolose
L’invidia sociale rappresenta oggi una fra le caratteristiche più distruttive per la società, ma è un fenomeno che parte da lontano

Nella società dell’invidia e del cannibalismo fratricida, la diffamazione e la calunnia diventano armi sempre più subdole e pericolose
L’invidia sociale rappresenta oggi una fra le caratteristiche più distruttive per la società, ma è un fenomeno che parte da lontano

L’invidia sta alla base della crescita di determinati movimenti, che, facendo leva sulla rabbia di chi compara la propria vita con quella altrui, producono un sentimento distruttivo per sé stessi e soprattutto per gli altri. Il dramma della società attuale nasce da quello che si può definire come cannibalismo fra eguali, attraverso determinati meccanismi che ledono l’immagine di qualcuno provocando danni spesso irreparabili. Ciò non é né umano in senso lato, né cristiano.

Diffamazione e cyberbullismo: quando denunciare può salvare la vita
La diffamazione, la calunnia e il bullismo possono colpire chiunque, persone vicine e lontane, portando a conseguenze irreparabili. Denunciare è un dovere

Diffamazione e cyberbullismo: quando denunciare può salvare la vita
La diffamazione, la calunnia e il bullismo possono colpire chiunque, persone vicine e lontane, portando a conseguenze irreparabili. Denunciare è un dovere

Il meccanismo di fatti infondati fatti circolare ad arte alfine di disintegrare l’immagine di una persona è una prassi antica. L’ingiuria e la diffamazione possono risultare causa di una grande violenza psicologica tale da condurre una persona anche al suicidio ed oggi, per l’altissima capacità del web (e dei social network in particolare) di diffondere velocemente e in modo virale determinati contenuti, la situazione è ancora più grave. Il cyberbullismo è un dramma quotidiano per migliaia di adolescenti.

Violenza psicologica: pericolo sociale per le donne e non solo
Legata alla comunicazione verbale e non verbale, la violenza psicologica può essere pericolosa quanto quella fisica. Riconoscerla in tempo è fondamentale

Violenza psicologica: pericolo sociale per le donne e non solo
Legata alla comunicazione verbale e non verbale, la violenza psicologica può essere pericolosa quanto quella fisica. Riconoscerla in tempo è fondamentale

Oltre alle percosse, sia in ambito domestico che professionale si possono sviluppare pericolosi atteggiamenti disfunzionali connessi alla comunicazione verbale e non verbale. Con elementi in comune con il mobbing, con ripetuti svilimenti, offese dirette o più o meno celate, derisione e disprezzo gratuito, la vittima viene distrutta internamente. In un momento di precarietà come quello che sta vivendo la società oggi, tali forme di maltrattamento possono risultare letali.

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