Di mobbing, bossing e straining si può morire: difendersi è un dovere. Parola all’esperto
Il mobbing e lo straining ai tempi della crisi
Mobbing e straining sono patologie in diffusione, non solo in ambiente professionale. Difendersi tramite la legge è un diritto, denunciare è un dovere
In uno stato di precarietà professionale crescente, in cui il tempo indeterminato appare come una chimera, anche se in alcuni ambienti viene fatto passare per una forma di arretratezza culturale piuttosto che per un elemento necessario a costruirsi una vita normale, si sente parlare sempre più di mobbing e straining. Denunciare questi fenomeni è un diritto e un dovere, perché nessuno si può permettere di rovinare la vita di altre persone con azioni volte a distruggere l’immagine sociale e l’autostima.
Diffamazione e cyberbullismo: quando denunciare può salvare la vita
La diffamazione, la calunnia e il bullismo possono colpire chiunque, persone vicine e lontane, portando a conseguenze irreparabili. Denunciare è un dovere
Il meccanismo di fatti infondati fatti circolare ad arte alfine di disintegrare l’immagine di una persona è una prassi antica. L’ingiuria e la diffamazione possono risultare causa di una grande violenza psicologica tale da condurre una persona anche al suicidio ed oggi, per l’altissima capacità del web (e dei social network in particolare) di diffondere velocemente e in modo virale determinati contenuti, la situazione è ancora più grave. Il cyberbullismo è un dramma quotidiano per migliaia di adolescenti.