Brevi cenni di storia della mafia
Le manifestazioni non bastano: senza giustizia sociale non si contrastano le mafie
Si organizzano parate e cerimonie volte a commemorare le vittime di mafia, ma spesso si dimentica che il motivo per cui migliaia di cittadini si avvicinano al crimine organizzato, costituendone la manovalanza, è l’indigenza economica, che toglie speranze e dignità. Lottare per la giustizia sociale è fondamentale per sconfiggere le Mafie
Per combattere davvero la mafia, occorre garantire, come diceva Pippo Fava, giustizia sociale al paese. È necessaria un’azione volta a eliminare le diseguaglianze, perché la mafia sfrutta la fame e trova manovalanza tra i disperati e gli strati più indigenti della popolazione.
Le commemorazioni servono per mantenere vivo il ricordo di coloro che hanno dato la vita per estirpare questo cancro, ma serve un grande impegno per garantire pari diritti e dignità a tutti i cittadini.
FRANCESCO CARINI – 21/03/2021
Pier Paolo Pasolini: genio e martire. Ringraziamolo e riflettiamo con Uccellacci e uccellini
Il sodalizio fra Pasolini e Totò portò alla realizzazione del film più amato dallo stesso regista, nato il 5 marzo 1922. Opera ancora oggi attuale, fa ben comprendere l’arretratezza culturale e l’ipocrisia che attanaglia l’Italia, paese che ha dilaniato le sue riflessioni senza mai "assimilarle", dove l’autore, identificabile come un profeta laico, subì 33 processi e più di 100 denunce
Pier Paolo Pasolini rappresenta una figura più unica che rara nella cultura italiana, soprattutto nel cinema. È stato capace di trattare, in particolare con le prime opere, temi fondamentali quali le disuguaglianze e la povertà. Attraverso il film Uccellacci e uccellini, con cui inizia il sodalizio con Totò, il Maestro di Casarsa ci offre, fra i vari spunti, un messaggio di sensibilizzazione all’azione per la costruzione di una società più giusta, nella quale i poveri non debbano soccombere ai potenti.
FRANCESCO CARINI – 04/03/2021
Il primo maggio sia la festa dei lavoratori, non del precariato e dello sfruttamento
Con una minor tutela dei diritti sociali delle fasce più deboli, diseguaglianze e clientelismo rischiano di incrementare
Produttività, efficienza e consumatore sono i vocaboli che stanno sostituendo quello di umanità e di persona. La graduale destrutturazione della macchina dei diritti sociali, frutto di decenni di lotte e battaglie di civiltà, ha permesso e permette lo spostamento del potere reale nelle mani di pochi, rischiando sempre più di trasformare i diritti in concessioni.
FRANCESCO CARINI – 01/05/2019