Il primo maggio sia la festa dei lavoratori, non del precariato e dello sfruttamento
Con una minor tutela dei diritti sociali delle fasce più deboli, diseguaglianze e clientelismo rischiano di incrementare
Produttività, efficienza e consumatore sono i vocaboli che stanno sostituendo quello di umanità e di persona. Ma non è solo questo il problema. La graduale destrutturazione della macchina dei diritti sociali, frutto di decenni di lotte e battaglie di civiltà, ha permesso e permette lo spostamento del potere reale nelle mani di pochi, rischiando sempre più di trasformare i diritti in concessioni. È quindi fondamentale riappropriarsi della consapevolezza dello status di cittadino, in grado di modificare le proprie sorti attraverso una partecipazione attenta, civile e concreta alla vita politica del paese. FRANCESCO CARINI – 01/05/2019 Continua a leggere…