L’umanità ad orologeria rischia di incrementare la disumanità
Precarietà, povertà e diseguaglianza rischiano concretamente di incrementare l’odio per lo straniero e il razzismo, seppellendo ciò che resta dell’umanità

L’umanità ad orologeria rischia di incrementare la disumanità
Precarietà, povertà e diseguaglianza rischiano concretamente di incrementare l’odio per lo straniero e il razzismo, seppellendo ciò che resta dell’umanità

Davanti alla disparità nell’accesso alle risorse per una vita migliore e ad un impoverimento collettivo, l’invidia sociale cresce e l’odio viene rivolto verso incolpevoli migranti che scappano da situazioni inimmaginabili o per farsi una vita migliore.
Il silenzio di parte della classe politica davanti all’impoverimento generale può essere considerato una fra le colpe principali di quella che appare come una catastrofica caduta di civiltà.

Nella società dell’invidia e del cannibalismo fratricida, la diffamazione e la calunnia diventano armi sempre più subdole e pericolose
L’invidia sociale rappresenta oggi una fra le caratteristiche più distruttive per la società, ma è un fenomeno che parte da lontano

Nella società dell’invidia e del cannibalismo fratricida, la diffamazione e la calunnia diventano armi sempre più subdole e pericolose
L’invidia sociale rappresenta oggi una fra le caratteristiche più distruttive per la società, ma è un fenomeno che parte da lontano

L’invidia sta alla base della crescita di determinati movimenti, che, facendo leva sulla rabbia di chi compara la propria vita con quella altrui, producono un sentimento distruttivo per sé stessi e soprattutto per gli altri. Il dramma della società attuale nasce da quello che si può definire come cannibalismo fra eguali, attraverso determinati meccanismi che ledono l’immagine di qualcuno provocando danni spesso irreparabili. Ciò non é né umano in senso lato, né cristiano.

Razzisti italiani fra ignoranza, rabbia e memoria corta: il pericolo esiste e va combattuto nella sua complessità
La storia insegna che quello italiano è stato uno fra i popoli più discriminati per le loro condizioni socio-economiche, ma ciò non ferma i razzisti

Razzisti italiani fra ignoranza, rabbia e memoria corta: il pericolo esiste e va combattuto nella sua complessità
La storia insegna che quello italiano è stato uno fra i popoli più discriminati per le loro condizioni socio-economiche, ma ciò non ferma i razzisti

«In Italia non c’è posto per voi», «tornatevene al vostro paese». Queste sono fra le bestialità che si leggono maggiormente su alcune pagine dei social network, dove si arriva persino ad inneggiare alla costruzione di lager per immigrati. Ma, con milioni di connazionali che hanno avuto parenti e amici all’estero, molti dei quali costretti a vivere condizioni discriminatorie, è normale accanirsi su della povera gente dopo quello che hanno passato i nostri avi e che rischieranno di subire i nostri figli?
FRANCESCO CARINI

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